Coaching sistemico: i benefici

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Com’è possibile definire obiettivi “tecnicamente corretti” per il coaching tenendo conto del contesto in cui il cliente opera?
In che modo un coach può supportare il suo cliente nell’aumentare la sua possibilità di raggiungere i risultati quando ci sono altre persone che possono influenzarli?
Quale tipo di ascolto rende un coach davvero efficace per accompagnare i clienti verso i risultati che desiderano nella loro vita e nel loro lavoro?

Ascolto sempre più frequentemente questo tipo di domande durante i percorsi di supervisione e nei percorsi di formazione al coaching e questo fatto mi ha fatto rendere conto degli equivoci che, talvolta, possono crearsi nella formazione di un coach professionista.

In questo primo articolo desidero condividere, sperando che possano essere utili, alcuni punti di attenzione per i coach e per i manager che utilizzano un approccio “coaching” nella loro attività, considerando i benefici di un ascolto e di una visione sistemica.

In un articolo successivo presenterò alcuni degli strumenti in linea con l’approccio sistemico che possono essere utilizzati in un percorso di coaching.

Nel seguito presenterò, brevemente, alcuni dei temi e delle distinzioni che penso possano essere utili per un coaching che produce reali risultati per i clienti e, possibilmente, ha ricadute positive anche nell’ambiente professionale e personale nel quale il cliente vive:

  • La differenza fra risultati interni ad un percorso di coaching e risultati esterni, quelli che il cliente desidera nella sua vita, fondamentali per impegnarsi attivamente in un percorso di coaching e mantenere elevata la motivazione;
  • L’ascolto sistemico, da parte del coach, per accompagnare il cliente a “semplificare” situazioni complesse, comprendendo meglio le relazioni per definire possibilità e fare scelte per influenzare positivamente il contesto.
Risultati interni e esterni al processo di coaching

Un cliente si impegna in un percorso di coaching perché desidera ottenere risultati concreti nella sua vita (ad esempio: trovare un nuovo lavoro; migliorare le relazioni personali e professionali; equilibrare il tempo e le energie dedicate al lavoro e alla vita privata; rendere efficace il lavoro del proprio team; portare avanti le proprie scelte con determinazione e costanza; ecc.).

Questo tipo di risultati – esterni al processo di coaching – sono quelli per cui una persona è disposta a considerare nuove prospettive, impegnarsi nel portare avanti le azioni – spesso impegnative e che portano ad uscire dalla propria area di comfort – utili a raggiungere quello che vuole, mantenere alta la motivazione mentre acquisisce nuove abitudini, ecc.

I coach professionisti imparano a facilitare il cliente a definire ciò che è importante apprendere, scoprire, riconoscere all’interno del processo e delle singole sessioni di coaching per muoversi verso questi risultati esterni. Il coach esplorerà dunque con il cliente che cosa si aspetti di ottenere all’interno della singola sessione per muoversi verso i risultati esterni.

A titolo di esempio, considerando alcuni dei risultati esterni indicati in precedenza:

“Che cosa vuole ottenere il cliente in sessione che gli sia utile per trovare un nuovo lavoro?”

Possibili risultati interni possono essere (si tratta solo di esempi):

Identificare le caratteristiche di un lavoro ideale

Riconoscere quali sono le competenze uniche possedute dal cliente da evidenziare nel proporsi per un nuovo lavoro, preparare una presentazione di se stesso e della sua esperienza da utilizzare nei colloqui

Individuare che cosa lo motiva in un lavoro, selezionare ciò che c’è da studiare / approfondire /sperimentare per arricchire il proprio curriculum di esperienze e competenze ricercate da coloro che offrono il lavoro ideale per il cliente, ecc.

Talvolta l’estrema attenzione del coach verso i risultati interni al processo (ciò che può essere realmente raggiunto dal cliente nell’interazione con il suo coach, quindi quando il coach è presente), lo porta a dimenticare che questi risultati sono un mezzo per raggiungere ciò che è davvero importante per il cliente nella sua vita (nell’esempio trovare un nuovo lavoro) e rendono il processo di coaching uno spazio limitato che produce liste di azioni da portare avanti, spesso poco motivanti. Chi vorrebbe impegnarsi nel definire che cosa studiare / approfondire / sperimentare se il risultato fosse solo l’impegno? Sicuramente ci sarà qualcuno che è motivato dallo studio, altri saranno disposti a farlo se lo collegano a ciò che gli permetterà di ottenere.

Considerare contemporaneamente i risultati interni ed esterni al processo di coaching garantisce sia l’efficacia del processo di coaching  sia la motivazione del cliente.

(In ciascuna sessione avvengono nuove scoperte e consapevolezze che permettono di definire concrete azioni da portare avanti dopo la sessione per muoversi verso i risultati desiderati)

L’ascolto sistemico

Perché un coaching sia davvero efficace è importante che il coach sappia ascoltare, riconoscere e trattare i diversi elementi in gioco nella situazione portata dal cliente e esplorare, con il cliente, quali di questi elementi siano davvero significativi, che relazione hanno con il cliente e fra di loro, come si influenzano reciprocamente, ecc.

L’allenamento a questo tipo di ascolto permette al coach di costruire una chiara mappa degli elementi da considerare per rendere efficace il percorso e lo facilita nell’imparare “chi è il cliente?” e “come funziona?”. Questa comprensione del cliente diventa un potente alleato nel facilitare l’emergere di consapevolezze e nel mettere a disposizione del cliente il suo “libretto di istruzioni”. L’ascolto permetterà di comprendere come il cliente si percepisce (chi pensa di essere, che cosa considera possibile e impossibile), quali valori lo guidano e la loro gerarchia, quale sistema di convinzioni / regole interne lo portano ad agire automaticamente in certi contesti, che strategie segue per motivarsi, decidere, portare avanti le azioni conseguenti alle sue scelte; quali capacità e competenze possiede e in che ambiti le utilizza e tante altre cose.

Questo ascolto insegnerà al coach anche quali sono le prospettive dalle quali il cliente osserva i diversi contesti in cui opera e gli elementi che possono influenzare il raggiungimento dei risultati desiderati dal cliente, in modo da evidenziarli per invitare il cliente a verificare come considerarli nella pianificazione delle azioni da portare avanti per raggiungere ciò che desidera.

L’ascolto sistemico richiede un allenamento all’osservazione e al distacco oltre allo sviluppo di un ascolto che vada oltre i contenuti focalizzandosi principalmente sui processi seguiti dal cliente.

Le considerazioni sinora fatte hanno il solo scopo di richiamare alcuni principi e attenzioni per un coaching davvero efficace.

Nel prossimo articolo condividerò alcuni degli strumenti che, a mio parere, possono attivare nuove comprensioni sul contesto e attivare delle trasformazioni evolutive sia per il cliente sia per il contesto in cui opera.

Buona pratica.

Giuseppe Meli Giuseppe Meli, Master Certified Coach, Direttore didattico Menslab – Coaching & Training
Zone di competenza: Milano, Cagliari, Madrid, Online

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