12 Mar Il mentor coaching e la supervisione dei coach: un processo efficace
Il mentor coaching e la supervisione dei coach: un processo efficace
Abbiamo già avuto modo di esplorare come il mentor coaching e la supervisione possano supportare i coach nella loro evoluzione e quali siano le principali caratteristiche e competenze dei mentor coach (vai all’articolo).
In questo articolo esploreremo quali sono le attenzioni fondamentali da avere nel costruire un percorso di mentoring/supervisione che sia davvero utile per l’evoluzione del coach e che produca, a cascata, benefici per i suoi clienti.
Innanzitutto, perché un programma di mentoring e supervisione funzioni è fondamentale che il supervisore possa ascoltare / osservare reali sessioni del coach in supervisione in modo tale da avere degli elementi oggettivi da discutere e approfondire, andando oltre quella che può essere l’interpretazione soggettiva del coach e individuare eventuali aree cieche e abitudini delle quali il coach in supervisione non è consapevole.
Altra attenzione è quella di coinvolgere in ogni momento del percorso il coach in supervisione nell’analisi del suo coaching, delle competenze possedute e da sviluppare, nel riconoscimento dei suoi eventuali pregiudizi, ecc.
In un buon percorso di mentor coaching e supervisione si combinano diverse metodologie, scelte sulla base dei risultati desiderati dal coach e dal suo stile di apprendimento.
Fra le diverse possibilità possiamo richiamare:

Ascolto di sessioni di coaching registrate
Questo approccio consente di riprendere, durante gli incontri di supervisione, alcuni punti delle sessioni per evidenziare approcci funzionali e esplorare altre possibilità di lavoro.
Le sessioni registrate potranno essere:
- con lo stesso cliente, per poter osservare come il coach si adatti all’evoluzione del suo cliente;
- con clienti differenti, per concentrarsi sull’abilità del coach di modificare il suo stile adattandolo alle modalità preferite dal suo cliente.

Coaching al supervisore
In questo caso il coach può sperimentarsi offrendo una breve sessione di coaching al suo supervisore che agisce come un cliente. Uno dei principali benefici di questa metodologia è costituito dal feedback immediato.
Per rendere questa pratica efficace è importante che il supervisore definisca un chiaro contratto con il coach, per comprendere con esattezza che cosa il coach in supervisione si aspetti dalla pratica per definire quale argomento proporre e le modalità di relazione con il coach in supervisione.
A titolo di esempio:
Con che tipo di Clienti si sente più sfidato?
Quali competenze vuole allenare?
Quali sono i temi che influiscono sulla sua efficacia come coach?
… questo tipo di esplorazione orienterà il mentor nella scelta dell’argomento da trattare e nella modalità relazionale da proporre in sessione.
Altro aspetto fondamentale per l’efficacia dell’attività è che il supervisore porti in sessione dei temi reali per rendere la sessione maggiormente autentica.
Questo tipo di attività richiede al supervisore l’abilità di essere un vero cliente, che parla di sé e, allo stesso tempo, la capacità di osservare la relazione, le competenze, le abitudini del coach per trattarli nella successiva conversazione di supervisione.

Coaching al coach
In questo caso è il supervisore che agisce come coach per il coach in supervisione.
Questa metodologia permette al coach in supervisione di osservare un “modello” in azione e di trattare temi utili al suo sviluppo come coach, anche riconoscendo le reazioni personali – come cliente -allo stile di coaching sperimentato.

Ascolto di sessioni realizzate da altri coach
L’ascolto di brevi sessioni o parti di sessione di coaching realizzate da altri colleghi coach, possibilmente con un tipo di approccio / formazione / stile di coaching differente da quello del coach in supervisione permette al coach di riconoscere suoi eventuali pregiudizi su che cosa sia coaching e che cosa no e arricchisce il bagaglio di competenze del coach, che permettono di arricchire le modalità di lavoro adattandole sempre più allo stile preferito del cliente.
Le possibilità citate sono solo alcune e, come nel coaching, il mentor / supervisore sarà guidato da un ascolto profondo del coach in supervisione e lo coinvolgerà nelle diverse fasi del programma, creando un contesto per una vera evoluzione professionale.
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