Diventare un coach eccellente: attitudini, competenze, percorsi di formazione

Il coaching professionale permette a coloro che lo scelgono di sviluppare il proprio potenziale, ampliare le possibilità per realizzare scelte di qualità, aumentare la consapevolezza delle proprie risorse e identificare quelle che richiedono di essere sviluppate per fare passi avanti verso i risultati desiderati.

L’accesso consapevole alle proprie risorse, che potenzia i risultati individuali e aziendali, è facilitato da un coach professionista che utilizza una serie di competenze per aiutare il cliente a trovare le sue risposte e a elaborare strategie e azioni che lo portano rapidamente verso il successo e il benessere.

Ma quali sono le competenze del coach professionista? E come si acquisiscono queste competenze?

Molte persone sentono di poter essere di supporto agli altri nel cammino verso il loro successo e ritengono quindi di possedere, in modo quasi innato, le caratteristiche del coach eccellente. Sicuramente alcune di loro le posseggono, soprattutto coloro che riescono ad ascoltare attivamente e con un reale interesse i propri interlocutori, senza avere la pretesa di avere la soluzione giusta per loro.

L’interesse per gli altri, una grande curiosità, la capacità di sospendere il giudizio, la consapevolezza che ciascuna persona possiede le migliori soluzioni per sé stessa, una grandissima capacità di ascolto e di focalizzazione verso le soluzioni che il cliente sta individuando, costituiscono importanti caratteristiche personali del coach.

Fondamentalmente, un coach è orientato ad accompagnare il cliente verso:
Una precisa definizione dei risultati che desidera ottenere nella sua vita

La chiara comprensione di ciò che lo guida e lo motiva (a titolo di esempio i valori)

Le regole interne che segue automaticamente (faccio questo perché sono convinto di ottenere quest’altro… magari non è sempre così)

Il riconoscimento di sé stesso (che tipo di persona / professionista penso di essere)

L’individuazione delle proprie competenze, attitudini e talenti (frequentemente i punti di forza sono dati per scontati e ci si dimentica di utilizzarli in tutti gli ambiti della propria vita)

Le aree / competenze da sviluppare

L’ampliamento delle possibilità per fare scelte di qualità (talvolta, analizzando una situazione ci si ferma alla prima possibilità di intervento, perdendo la possibilità di identificare strade alternative maggiormente efficaci)

Un coach professionista, inoltre, allena il suo cliente alla responsabilità e alla determinazione che permette di compiere le azioni necessarie a conseguire il suo obiettivo e stimola  l’apprendimento continuo dall’esperienza.

La focalizzazione verso il presente e il futuro e l’attenzione al cliente nella sua totalità (chi è / chi vuole essere, quali capacità si riconosce e quali vuole sviluppare, come mantiene la sua motivazione, come decide, …) sono le caratteristiche che maggiormente differenziano un coach da altri professionisti.

È fondamentale che chiunque decida di avvicinarsi alla professione del coaching sappia riconoscere con chiarezza quali sono gli ambiti di applicazione del suo lavoro, definendo confini netti rispetto ad altre professioni che richiedono competenze molto differenti.

A titolo di esempio, un coach NON si occupa di fornire supporto psicologico (attività svolta da psicologi, psichiatri ad altri professionisti che posseggono le necessarie competenze di diagnosi e di intervento), si occupa di analizzare problemi, individuare soluzioni e definire, autonomamente,  piani di azione (attività svolta da consulenti specializzati nei singoli ambiti).

Le competenze fondamentali di un coach professionista sono, quindi, fondamentalmente legate alla facilitazione dei processi di apprendimento, alla comunicazione efficace, all’ampliamento dei punti di osservazione, al promuovere lo sviluppo delle creatività e l’acquisizione di nuove prospettive e possibilità.

Un coach esperto si pone come totale partner del suo cliente e desidera imparare chi è il suo cliente e come funziona, per rendergli disponibili queste informazioni in modo che possa utilizzarle per raggiungere i risultati che desidera.
Un coach eccellente gestisce il processo e lascia totalmente al suo cliente le scelte di che cosa portare avanti nella sua vita.
Questo approccio e le attività indicate in precedenza richiedono la grande abilità del coach di trattenersi dal fornire soluzioni preconfezionate che inibiscono il processo creativo e l’apprendimento del cliente.
Ad un coach è richiesta una grande fiducia, stima e rispetto sulle capacità del suo cliente.

Uno dei momenti più affascinanti in un incontro di coaching, condotto professionalmente, è proprio costituito, a mio parere, dalla fase in cui il cliente inizia a generare soluzioni creative, assolutamente inimmaginabili per il coach, ma totalmente adatte a far muovere rapidamente il cliente verso i suoi desideri.

Un buon lavoro di definizione delle competenze fondamentali del coach è stato fatto dall’ICF – International Coach Federation che ha individuato undici competenze fondamentali che, oltre ad essere un importante punto di partenza per coloro che vogliono comprendere più approfonditamente come un coach conduce le sue sessioni, costituiscono la base per il processo di accreditamento dei coach professionisti. Le competenze chiave sono reperibili nel sito del chapter italiano di ICF.

Queste competenze, solitamente insieme a molte altre, costituiscono una base della didattica nelle scuole di coaching accreditate dall’ICF.

Diventare un coach eccellente richiede, innanzitutto, di fare un’approfondita analisi delle proprie caratteristiche personali, per riconoscere se ci sente “potenziali” coach, dunque scegliere un percorso per acquisire le conoscenze di base e quelle aggiuntive che rendono il coaching estremamente efficace (ho trattato in un precedente articolo quali competenze, a mio parere, arricchiscono l’efficacia di un coach) e, quindi, iniziare a fare esperienza con i propri clienti, anche accompagnati da un mentor coach per consolidare gli apprendimenti e renderli automatici nel proprio modello di interazione.

Le scuole che offrono percorsi di specializzazione per coach sono ormai numerose anche in Italia. Come è consigliabile per qualsiasi tipo di formazione, è importante visitarne alcune per riconoscere quella più adatta al proprio stile, ai propri valori, al proprio metodo “spontaneo” di interazione. La scelta può essere facilitata dalla sperimentazione di una sessione di coaching o da una conversazione con i coach trainer a seguito della quale si potrà avere un’idea più precisa del metodo utilizzato.

Buon apprendimento!

Giuseppe Meli Giuseppe Meli, Master Certified Coach, Direttore didattico Menslab – Coaching & Training
Zone di competenza: Milano, Cagliari, Madrid, Online

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