25 Feb Il coaching e le altre metodologie per lo sviluppo del team
sviluppo del team
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Possiamo organizzare un team coaching con la mia prima linea? Vorrei che imparassero a collaborare maggiormente
Il lavoro in team è alla base della nostra cultura. Stiamo pensando di fare dei team coaching per tutti i gruppi che seguono nuovi progetti…
Il comitato di direzione sta diventando uno spazio dove si parla senza prendere nessuna decisione. Mi sembra che ciascuno dei componenti pensi alla sua area piuttosto che al bene dell’azienda. Ho pensato di fare un team coaching, almeno qualcuno dall’esterno dà feedback
Mi capita frequentemente di ascoltare, lavorando in azienda, affermazioni del tipo delle precedenti e, naturalmente, vanno benissimo: esplicitano il risultato desiderato.
Ma un team coaching è la risposta all’esigenza desiderata? Probabilmente no. Ovviamente va benissimo, nel nostro progetto di intervento, utilizzare l’etichetta che i committenti indicano per l’attività che ritengono possa essere utile alla loro azienda. L’importante, come professionisti, è essere consapevoli di quale supporto stanno realmente chiedendo, in modo da progettare e realizzare un intervento davvero utile al team e all’azienda.
Per analizzare il tema, propongo alcune distinzioni.
Ovviamente si tratta di quelle che abitualmente utilizziamo nella nostra azienda, non si tratta certamente di verità assolute.
Che cos’è un team coaching?
È un processo di allenamento del team allo sviluppo di modalità di lavoro e strategie che producono risultati derivanti dalla collaborazione di tutti i componenti del team.
Trattandosi di un processo si sviluppa normalmente in un certo arco di tempo (dai 3 ai 6 mesi) in modo da permettere la sperimentazione e l’acquisizione di nuove abitudini.
A chi si rivolge il team coaching?
È rivolto a team reali, gruppi di persone che hanno una o più aree di responsabilità condivise.
Per parlare di un team, in questa accezione, ci riferiamo a un gruppo che ha – su certi temi – ambiti di decisioni che vengono assunte dal gruppo, non dai singoli componenti.
Quando è utile?
Un team coaching sviluppa il suo massimo potenziale in:
- team direzionali, che hanno fra i loro risultati l’elaborazione e la definizione delle strategie;
- team stabili, che sono cioè istituzionalizzati e fanno parte del modello organizzativo aziendale;
- team maturi, che hanno acquisito abitudini, talvolta disfunzionali;
- team interculturali, per sviluppare modelli di lavoro e decisione che integrino e valorizzino le differenze;
- altri team che vogliono ampliare le loro strategie, la visione ed evolvere.
Un team coaching è meno indicato per i gruppi di lavoro, anche se definiti dall’organizzazione team, che sono frequentemente attivati per portare avanti un progetto specifico di durata temporale ridotta e che, frequentemente, hanno più un carattere esecutivo. Per questi team è talvolta previsto un ruolo propositivo che spesso è delegato all’esperto del gruppo.
Per questo tipo di team, che hanno da acquisire rapidamente le competenze per lavorare insieme e produrre risultati specifici in un tempo dato, possono essere più indicate altre metodologie, come:
- team building, per attivare il lavoro insieme facilitando le relazioni;
- team mentoring, che prevede che il team mentor agisca come esperto del lavoro in team e talvolta come un facilitatore, condividendo best practice per il lavoro in team e offrendo feedback. Approfondiremo questo approccio in un successivo articolo;
- facilitazione, per garantire la partecipazione di tutti i componenti e produrre risultati in tempi rapidi.
Rispetto alle domande iniziali, dunque, pensate sia giusto proporre un team coaching o qualcos’altro?
Nei prossimi articoli tratteremo alcune modalità di lavoro e attenzioni nella gestione di un team coaching e approfondiremo gli approcci del team mentoring e della facilitazione.
Giuseppe Meli, Master Certified Coach, Direttore didattico Menslab – Coaching & Training
Zone di competenza: Milano, Cagliari, Madrid, Online