06 Mar Il mentor coaching e la supervisione dei coach
Il mentor coaching e la supervisione dei coach: perché è utile e quali sono le competenze di un supervisore
Il coaching è ormai molto diffuso e, sempre maggiormente, sta assumendo un’identità professionale.
Una delle sfide che molti coach incontrano all’avanzare della loro esperienza professionale è la difficoltà di confronto e le scarse occasioni di poter osservare altri coach esperti in azione.
La prima difficoltà – quella del confronto – è abbastanza collegata al fatto che diversi coach svolgono la loro attività autonomamente. La seconda è riconducibile sia al tema di totale riservatezza che caratterizza la relazione di coaching – è raro poter condividere, sia dal vivo sia attraverso registrazioni – una sessione con Clienti reali, sia al fatto che diversi coach preferiscono mantenere un low profile.
Per molti coach l’occasione di confronto e la possibilità di ricevere un autentico feedback di sviluppo sono stati limitati al periodo della loro formazione e ad alcune occasioni di aggiornamento e, nel caso in cui abbiano richiesto delle credenziali ad organismi internazionali – come ad esempio l’International Coach Federation – alle loro prove d’esame.
Il desiderio di confronto e di ricevere un feedback autentico, da un collega più esperto, sta portando numerosi coach ad usufruire di percorsi di mentor coaching e supervisione.
Talvolta, già nello scegliere un percorso, iniziano i dubbi e le domande:
Qual è la differenza fra mentoring e supervisione?
Che cos’è meglio per me?
Quale attività può aiutarmi a diventare maggiormente efficace e ad offrire un reale valore ai miei Clienti?
A mio parere, la distinzione fra mentor coaching e supervisione dei coach è praticamente inesistente.
Con nomi differenti si parla di due attività che hanno lo scopo di offrire ad un coach chiare informazioni e possibilità per il suo sviluppo professionale.
Partiamo dalle caratteristiche e dalle principali competenze del mentor coach – supervisore:
Ha una competenza ed un’esperienza professionale superiore a quella del Coach;
Conosce numerose metodologie di coaching ed è desideroso di apprenderne delle altre;
Distingue fra quelle che sono le competenze che tutti i coach dovrebbero possedere, gli approcci derivanti da specifiche filosofie / teorie del coaching e lo stile individuale del coach;
Ascolta e individua quelli che sono i pattern / le abitudini acquisite dal Coach che possono influenzare l’efficacia della sua attività e le rende disponibili al Coach;
Dà priorità agli elementi da sviluppare che possono generare un’evoluzione per il Coach e di conseguenza, aumentare l’efficacia per i Clienti;
È desideroso di imparare dal Coach in supervisione, coinvolgendolo costantemente nella revisione del suo lavoro e nell’individuazione delle opportunità di sviluppo e delle attività da portare avanti per sviluppare le sue competenze;
Offre (dopo aver ascoltato il Coach in supervisione e averlo riconosciuto per gli elementi di sviluppo che ha individuato autonomamente) feedback puntuali riferendosi a momenti specifici tratti dalla sessione ascoltata, sottolineando quanto già dimostrato dal Coach di efficace e gli aspetti principali da sviluppare, condividendo altre possibili modalità di lavoro e offrendo esempi concreti;
Offre coaching mirato sui temi che possono influenzare l’efficacia del Coach quando incontra Clienti che hanno specifiche caratteristiche o portano temi che risuonano per il Coach;
Agisce come Cliente – sapendo mantenere contemporaneamente il suo ruolo di osservatore - selezionando temi e approcci comunicativi che permettano al Coach di esercitarsi sugli aspetti e sulle competenze che desidera sviluppare;
È consapevole che il mentoring e la supervisione hanno l’obiettivo di rinforzare l’efficacia e la sicurezza del Coach e, quindi, lo coinvolge in ogni fase, riconosce le sue competenze, agisce continuamente come sponsor.
Le caratteristiche – competenze che ho segnalato sono, nella mia esperienza, fra quelle che possono rendere un percorso di mentoring e supervisione davvero efficace.
C’è un altro aspetto che penso sia davvero utile ricordare per coloro che si propongono come mentor e supervisori: è importante avere per se stessi, costantemente, supervisori che utilizzano approcci al coaching differenti da quelli conosciuti / preferiti, per aumentare la propria competenza come coach, mentor – supervisore e, soprattutto, per continuare a sperimentare personalmente che, fortunatamente, c’è sempre da imparare.
Giuseppe Meli, Master Certified Coach, Direttore didattico Menslab – Coaching & Training
Zone di competenza: Milano, Cagliari, Madrid, Online